L’Istituto Beata Vergine di Trieste e le scuole paritarie della rete FIDAE Friuli Venezia Giulia hanno adottato un Protocollo Antibullismo e un Codice Etico, avviando una serie di misure e strumenti a disposizione degli studenti, delle famiglie e del personale scolastico.
Con l’espressione bullismo s’intendono “l’aggressione o la molestia reiterate, da parte di una singola persona o di un gruppo di persone, in danno di un minore o di un gruppo di minori, idonee a provocare sentimenti di ansia, di timore, di isolamento o di emarginazione, attraverso atti o comportamenti vessatori, pressioni o violenze fisiche o psicologiche, istigazione al suicidio o all’autolesionismo, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese o derisioni”.
Con l’espressione cyberbullismo s’intende “qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”.
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VIDEO ILLUSTRATIVO
Il filmato, realizzato in collaborazione con l’avvocato Emanuele Montemarano, offre alle famiglie una panoramica sulla tematica, illustrando con chiarezza i punti salienti della normativa e gli strumenti messi in campo dalle istituzioni scolastiche della FIDAE Friuli Venezia Giulia per prevenire e contrastare il fenomeno.



